Il progetto

Il progetto del Cittadino a 4 ® (C4Z) nasce con l’idea di incrementare il benessere psico-fisico del cane in ambito urbano, favorendo la cooperazione tra cane e uomo in una società non troppo attenta alle necessità dei nostri amici a 4 zampe, utilizzando metodiche gentili prive di qualsiasi coercizione, fisica e psicologica.

Il progetto è strutturato sull’elaborazione di 10 esercizi definiti di “educazione avanzata” del cane, dove gli elementi cruciali sono: cooperazione, controllo, autocontrollo, empatia e divertimento. Attraverso l’elaborazione di questi 10 esercizi, si è in grado di favorire il controllo e la gestione del cane da parte del proprietario, e allo stesso tempo favoriscano l’autocontrollo e soprattutto la capacità di adattamento del nostro amico a 4 zampe alla nostra società moderna, a volte troppo frenetica e complessa per i nostri amici cani.

Gli esercizi si svolgono all’interno di centri cinofili, parchi canile, rifugi, centri veterinari, strutture ricreative e sportive, strutture ricettive ed agrituristiche, ed in ogni luogo cittadino dove il nostro amico a 4 zampe è ben voluto, accettato e rispettato.

Tipologie di percorsi :


Al termine del percorso del Cittadino a 4 zampe, il binomio cane-conduttore affronta un test di valutazione altamente tecnico che permetterà la constatazione ufficiale delle loro qualità di cooperazione, comprensione ed empatia, di gestione e adattamento alla difficoltà quotidiane che si possono incontrare all’interno del contesto cittadino.

Data anche la complessità ed il valore tecnico del percorso del cittadino a 4 zampe, il progetto ha ottenuto il Patrocinio da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nel 2010 e di diversi Comuni Italiani (Bari, Perugia, Pompei, Lecce, Brescia, ecc.)

 

Il progetto s’identifica nell’elaborazione di 10 esercizi mirati che :

1) Esaltano le doti naturali di ogni singolo soggetto;

2) Incrementano la comprensione del cane da parte dell’interno contesto familiare in cui vive e si relaziona;

3) Favoriscono la capacità di adattamento di ogni binomio cane-proprietario alle diverse difficoltà urbane;

4) Intensifica la relazione all’interno in quello che chiameremo “branco-famiglia”, e contestualmente

5) Offrono la possibilità di verificare le capacità soggettive e soprattutto oggettive di ogni binomio cane-conduttore di fronte ad esperienze quotidiane, comuni e a volte imprevedibili garantendo una maggiore sicurezza.

Il progetto culturale e sociale del Cittadino a 4 Zampe è finalizzato allo sviluppo della cultura cinofila in Italia, che porti a maggiore rispetto dell’alterità dei nostri amici a 4 zampe, attenuando la piaga degli abbandoni e giungere ad una società maggiormente“dog-friendly”, priva di maltrattamenti di quello che è realmente il miglior amico più dell’uomo, se solo questi imparasse ad ascoltarli e a conoscerli maggiormente.

 

[mc4wp_form id=”228″]

Gli obiettivi

L’obiettivo principale di tale progetto è favorire una sempre maggiore cultura cinofila in Italia, maggiormente rispettosa dell’alterità esistente tra uomo e cane attraverso metodologie non coercitive, rendendo partecipi cani di tutte le razze, meticci compresi, di tutte le taglie e di tutte le età (a partire dai 2 mesi di età).

In Italia, fino a qualche anno fa, i percorsi di addestramento erano basati principalmente sull’addestramento alle prove di lavoro ufficiali dell’Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), aperti solo a cani di razza (non tutte!) e che in qualche modo favorivano lo sviluppo principale dei soli esercizi di controllo da parte del proprietario, tra l’altro solo nelle prove ufficiali da svolgere in campi sportivi, a discapito di quegli esercizi di autocontrollo del cane in ambito cittadino.

Questo ricreava spesso incomprensioni e incapacità di adattamento del nostro amico a 4 zampe (canis lupus familiaris) alla nostra società umana (prettamente antropocentrica), favorendo comportamenti di paura, autodifesa, di aggressività, ecc.

Inoltre per troppo tempo si è pensato che solo determinate razze potessero essere “addestrate”,  precludendo ai proprietari di cani “fantasia” molte attività utili allo sviluppo della Relazione uomo-cane.

Con l’ausilio e l’entusiasmo dimostrato dagli Enti di promozione sportiva del CONI,  e con lo sviluppo di progetti simili, si è potuto cominciare ad offrire alle amministrazioni comunali, da nord a sud, un supporto valido a favore dei tanti cittadini che richiedevano un supporto pratico per la gestione del proprio amico a 4 zampe nella società odierna.

Integrando una molteplicità di fattori, di competenze e di studi come l’educazione e l’addestramento gentile, l’etologia e la psicologia canina, la medicina veterinaria, la zooantropologia, la psicologia e l’educazione civica, il diritto e le attività ludico-sportive, nasce il progetto odierno del Cittadino a 4 zampe, che intende favorire la cooperazione tra uomo e cane ed apportare benessere quotidiano alla vita con i nostri amici a 4 zampe.

Attraverso il coinvolgimento e la sinergia tra le diverse figure Tecniche e Professionali di settori diversi si raggiunge quell’obiettivo finale del progetto, ovvero il cane membro educato, compreso e rispettato all’interno della Famiglia e della società odierna in Italia.

Un cane educato è un cane felice

Un Cane Educato è un cane Felice

Un cane Educato è un cane felice perché significa una Sensibile diminuzione delle incomprensioni tra cane e proprietario in ambito urbano a favore di una sensibile diminuzione degli abbandoni.
Un cane educato significa che ha accanto a sé un proprietario responsabile che comprende le necessità ed i fabbisogni del proprio amico a 4 zampe, incrementando la sua capacità di conoscenza, di gestione e di benessere psico-fisico.

Un cane educato è un cane felice perché è ben accolto dalle strutture pubbliche, private e soprattutto turistiche, rendendo il proprietario maggiormente sereno nei suoi momenti di svago e relax.

Allo stesso tempo un cane educato è un cane felice perché attenua notevolmente le spese pubbliche. Più cani educati significa meno cani abbandonati, meno randagismo significa meno soldi da dover spendere per l’accoglimento dei randagi, piaga purtroppo ancora troppo presente nel nostro paese.

Inoltre grazie alle sue peculiarità, è possibile attivare il progetto all’interno delle strutture adibite all’accoglienza dei cani randagi, aumentando sensibilmente le possibilità di adozione di molti cani meno fortunati e favorendo la cooperazione tra gli operatori di canile e rifugi con i Tecnici cinofili abilitati allo sviluppo di questo progetto cinotecnico

Un cane educato nel canile è un cane felice perché avrà possibilità di svolgere attività psico-fisiche utili per la propria riabilitazione, sviluppando maggiori competenze cognitive e di relazione inter-specifica e maggiore autocontrollo nel contesto urbano.

Un cane educato è un cane felice perché se si è educati a cooperare, a convivere assieme nel rispetto reciproco, significa meno incomprensioni. Meno incomprensioni generano maggiore benessere sia per il cane, sia per il proprietario.

Un cane educato è un cane felice perché diminuisce sensibilmente le spese della famiglia che vive e si relaziona con un amico a 4 zampe. A partire dai primi giorni di convivenza, con l’arrivo del cucciolo in casa, la partecipazione da parte del proprietario al percorso del Cittadino a 4 Zampe, favorisce l’empatia, la comprensione ed il rispetto nei confronti del nostro miglior amico. Inoltre incrementa le abilità tecniche e di autocontrollo da parte dello stesso, diminuendo notevolmente gli incidenti, fattore di spesa economica non indifferente per gli amanti dei cani (assicurazione, spese mediche, spese veterinarie, ecc). Un cane educato offre un sensibile miglioramento delle tante problematiche di relazione tra due specie differenti eppure così affini come solo Uomo e Cane riescono in natura. Diminuendo le incomprensioni e favorendo la competenza tecnica e le conoscenze cinofile del proprietario, si offre uno strumento utile alla la prevenzione di aggressioni e di incidenti domestici;

Un cane educato è un cane felice perché significa un proprietario più capace nel gestire ed offrire benessere al proprio compagno di vita. Il progetto del Cittadino a 4 zampe può essere frequentato da tutti i proprietari, dai meno esperti, da chi è alla prima esperienza con un amico scodinzolante, e dai conduttori di cani di discipline diverse (sportive-sociali-caccia-ecc.)

La partecipazione ad un percorso così tecnico favorisce il benessere psico-fisico sia del cane, sia di tutto il contesto familiare in cui vive e si relaziona.

Un cane educato è un cane felice perché è un aggregatore sociale. Porta le persone a litigare meno fra loro, ed avvicina maggiormente i proprietari alle esigenze di chi ha paura dei cani favorendo una migliore convivenza e senso civico. Maggiore è il grado di tollerabilità del cane minori saranno le situazioni di ostilità nei confronti del nostro amico a 4 zampe.

Un cane educato è un cane felice perché ha accanto a sé un proprietario responsabile che rende la città più pulita e maggiormente responsabile del benessere animale ed allo stesso tempo sprona alla creazione di spazi verdi pubblici dedicati anche ai possessori di cani (oltre 12 milioni di Italiani convivono con un cane) favorendo dibattiti, incontri, meeting e scambi culturali in ambito cinofilo e cino-tecnico.

Un cane educato è un cane felice perché permette ai Medici Veterinari di svolgere il proprio lavoro con maggiore serenità e sicurezza, diminuendo il rischio di incidenti sia all’interno dell’ambulatorio, che nella sala da aspetto. La visita  dal veterinario diventa così, sia per il cane che per il proprietario, un’esperienza costruttiva e priva di stress.

Un cane educato educato è un cane felice perché permette agli allevatori di concentrarsi su aspetti caratteriali e comportamentali da selezionare all’interno del proprio allevamento, dando risalto a doti caratteriali come la docilità e la socievolezza.

Un cane educato è un cane felice perchè incrementa sensibilmente la cultura cinofila nel nostro paese.

Un cane educato è un cane felice !

Il patentino

Il cane, se correttamente educato da un proprietario consapevole, diventa un valore sociale, non più oggetto, bensì soggetto con una sua identità che apporta benessere al contesto familiare (branco-famiglia) in cui vive e si relaziona,.

Il sistema comunicativo differente, i suoi fabbisogni e necessità a volte incompresi, sono il punto di partenza che il progetto intende supportare attraverso la divulgazione di conoscenze teorico-pratiche, tecniche e scientifiche che portino il proprietario ad essere maggiormente edotto e consapevole nella gestione e nel controllo del proprio amico a 4 zampe.

Questa relazione viene valorizzata nel contesto urbano con i percorsi specifici di educazione e di preparazione al patentino del C4Z.

La preparazione è aperta a cuccioli (a partire da 2 mesi di età), a cuccioloni, adulti e cani anziani, di qualsiasi taglia e razza.

Al termine di questo intenso percorso, è possibile partecipare ad un test conclusivo che permetta il rilascio di un “patentino” che attesti le qualità relazionali del binomio (e del branco-famiglia) nel contesto urbano.

Un vero e proprio corso di crescita relazionale, che pone il binomio cane-conduttore al centro di un intenso per-corso di conoscenza e comprensione reciproca utile nella gestione quotidiana del cane in ambito urbano e non solo.

Valorizzare le abilità di ogni binomio e contemporaneamente responsabilizzare il proprietario ad una visione più indirizzata alle necessità del proprio amico a 4 zampe, è l’obiettivo concreto di questo particolare progetto, favorendo così una gestione da parte del proprietario più attenta e rispettosa del suo cane, e allo stesso tempo una migliore capacità di adattamento del suo amico scodinzolante alla società urbana. Un punto di partenza per una vita più serena tra queste due specie differenti ma così affini.

Il Test conclusivo indicherà infatti il grado di empatia, il grado di gestione e le abilità tecniche di quel nucleo familiare “misto”.
Il cane come parte integrante del contesto familiare, educato, rispettoso e compreso.

Gli esercizi

Premessa

Il rilascio del patentino del Cittadino a 4 zampe significa che il conduttore e il cane hanno raggiunto un ottimo livello di relazione; il primo è a conoscenza di quanto previsto dai vigenti regolamenti in materia animale e di ciò che è necessario al pieno benessere del proprio cane; il secondo ha appreso i comportamenti corretti per affrontare le numerose richieste che provengono dalla realtà urbana.

Sono vietati interventi con il collare, l’uso di strattonate correttive, urla e ovviamente atteggiamenti coercitivi nei confronti del cane, pena la sospensione e annullamento della prova, così come descritto nel regolamento ufficiale

GLi ESERCIZI:
  1. Salita e discesa dall’automobile
  2. Il richiamo
  3. Resta con ritorno del proprietario
  4. La passeggiata
  5. Edicola e panchina
  6. Incontro con estranei ed altri cani
  7. Rumori improvvisi
  8. Luogo pubblico (bar)
  9. Manipolazione, grooming e museruola
  10. Visita dal veterinario

Il Test valuta determinati aspetti educativi/relazionali del binomio cane-conduttore, applicati alla realtà urbana.
Per ogni esercizio viene valutato dal giudice secondo un punteggio che va da 1 a 10, a cui vanno aggiunti i seguenti punteggi:

2 punti per Tecnica, 2 punti per l’Empatia, 2 punti per la Gestione, 2 punti per la Docilità e Socievolezza, e 2 punti per la capacità di sopportare lo Stress

La valutazione complessiva è espressa in punteggio.

da     0 – a 50 Non ammesso (il cane valutato non potrà ripetere il test prima di 6 mesi)
da 51 – a 100 Rivedibile (il cane valutato potrà ripetere il test entro 6 mesi)
da 101 – a 200 Ammesso – Gold Diploma
da 201 – a oltre 210 Ammesso – Platinum Diploma